giovedì 27 dicembre 2012

Biscotti delle feste


Li ho chiamati biscotti delle feste, perché sono un modo bellissimo di impiegare la frutta secca e candita se si è salvata dalle abbuffate natalizie...
Arrivano direttamente dal 1800 e venivano consumati alle tavole reali di Carlo Alberto di Savoia e del Re gentiluomo, grazie allo scrittore di questo libro, loro Capo Cuoco e Capo Pasticcere.


Mi sento un verme di fronte a quest'uomo che aveva più di 100 persone a comporre la sua squadra e probabilmente verrà a tirarmi i piedi stanotte per questo affronto... ma il modo in cui il suo libro (evidentemente molto utilizzato, tramandato per generazioni e apprezzato da chi lo ha posseduto prima di me, lo si nota dallo stato di conservazione), il modo dicevo in cui è arrivato a me fa parte di una piacevole magia e mi fa sentire un po' al riparo da ogni sgridata...
Sono molto attratta da questo testo così ricco e speciale, ne ho un timore riverenziale, ma il modo in cui è scritto invoglia a sperimentare e così oggi vi propongo la mia versione dei suoi "biscotti ai confetti", senza confetti...
Eh sì, sono abituata a fare da mangiare con quello che c'è in casa e neanche il maestro in questione mi ha scomodata e fatta uscire di corsa a prendere gli ingredienti giusti (tanto non lo sarebbero mai, siamo seri...), ma ho sostituito qualcosa con ciò che avevo.

INGREDIENTI:
- 3 uova
- 100 gr di zucchero
- un pizzico di cannella
- 50 gr di farina 00 (nell'originale era semola)
- 50 gr di fecola di patate
- 60 gr di uvetta sultanina (era 30 gr di uvetta sultanina e 30 gr di uva di Malaga)
- 80 gr di datteri a dadini (era cedro confettato, ma tutto il cedro che avevo se n'è andato nei pandolci...in compenso sono ghiottissima di datteri e sono molto contenta che non ci fosse il cedro in casa...)

PROCEDIMENTO
Preriscaldare il forno statico a 170°. Imburrare e cospargere di zucchero semolato uno stampo a cassetta da 25 cm di lunghezza.
Sbattere i tuorli con lo zucchero e un pizzico di cannella, finché non sono bianchi. Aggiungere la farina e la fecola setacciate e porre in un pentolino sul fuoco basso per qualche minuto, mescolando. Togliere dal fuoco e versare in una ciotola capiente. Montare i bianchi a neve ed aggiungere delicatamente, poi anche la frutta secca. Versare il composto nello stampo e cuocere per 40-45°, fino a doratura.
Capovolgere lo stampo su carta e lasciar raffreddare.



Tagliare a quadretti.
E' già buonissimo così, ma i quadretti acquisteranno qualcosina se passati ancora per 10 minuti in forno ventilato a 160°.
Speciali, mi sono piaciuti tantissimo, perfetti per merenda, ottimi a colazione, gioviali per un tè... insomma... da provare!




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3 commenti:

  1. Mammamia!!!!domani li faccio!!! Sto già sbavando! :-D

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  2. hai capito Carlo Alberto...e mica si faceva mancare nulla!
    questi biscotti sono una delizia!
    brava come sempre!
    bacioni

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