venerdì 27 settembre 2013

La caduta


Ogni torta è l'espressione di un desiderio. Il desiderio si insinua nella mente, prende vita, forma e colori, poi avviene il processo al contrario: la torta-immagine nella mia mente diventa l'oggetto del desiderio e ora mi sforzo di capire come poterla fare, perché sia  reale, affinché sia mia.
Immagini di colori d'autunno si fissano bene nella mia mente, diventano movimento e si trasformano in foglie cadenti, di cioccolato.
Mi accorgo che la parola caduta ha così tanti significati, quasi tutti negativi...
C'è la caduta vera e propria, quella in cui di solito ci si fa male.
A volte invece vorresti lasciarti andare pensando che ci sono salde braccia ad accoglierti... Ti devi voltare, chiudere gli occhi e lasciarti cadere...
Poi c'è la caduta di stile, ah sì, eccome, quante ne vediamo...
Cadere in basso: brutta storia.
Cadere in inganno o cadere in un tranello: diciamo che succede... infinite volte?
La caduta libera... che sensazione incredibile: sono passati più di 30 anni da quando ho fatto i lanci con il paracadute, ma ne ho ancora un ricordo molto intenso.
Cadere in disuso...
Cadere a fagiolo, buffa espressione...
Cadere in trappola: no no, fate attenzione...

La caduta delle foglie è la cosa più bella dell'autunno, con i suoi colori strepitosi e le speranze riposte nei germogli che avranno origine da questo sfrondarsi... La vedo e l'aspetto ogni anno, innamorata di quei colori. Ho raccolto le sensazioni legate a quel momento dell'autunno in questa torta non commestibile, che servirà a presentare i corsi di decorazione a tema autunnale.
La torta è rivestita e decorata in pasta di cioccolato. L'albero è in ghiaccia reale e pasta di cioccolato. Il prato è in farina di cocco colorata con colore alimentare.













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venerdì 13 settembre 2013

Vieni, c'è una strada nel bosco: tortine ai lamponi in barattolo...


Settembre è un mese che può essere perfetto per gite e picnic... inoltre ho trovato dei barattoli simpatici e in scia con il post precedente, ripropongo il tema della torta in barattolo.
Adoro i lamponi e avendone incontrato un paio di cestini sul mio cammino ho voluto provare questa simpatica merenda, facile da preparare, conservare (anche in freezer per ogni evenienza!), trasportare, mangiare...
Si compone di uno strato di pasta frolla sbriciolata, crema pasticcera e  lamponi, per due volte.
La frolla è venuta un po' diversa, aggiungendo della farina di miglio e poi un tuorlo di troppo, messo per sbaglio, l'ha resa gradevole da mangiare così, senza nulla sopra, anche nella sua versione senza zucchero, quindi ve la propongo volentieri.
La farina di miglio si trova in vendita nei negozi con prodotti biologici. Se non la trovate potete sostituirla con farina di riso.
Per comporre questi dolci vi occorrono:

- 4 barattoli da 150 ml
- una dose di pasta frolla al miglio
- una dose di crema pasticcera (trovate la ricetta qui)
- 2 cestini di lamponi
- qualche ritaglio di tessuto
- carta forno
- nastrini

PASTA FROLLA AL MIGLIO
2 tuorli
60 gr. di zucchero di canna oppure di sciroppo di riso
85 gr. di burro
50 gr. di farina di miglio (o di riso)
140 gr. di farina 00
la scorza grattugiata di mezzo limone

Dopo aver lavorato gli ingredienti al mixer e aver impastato brevemente a mano, ho avvolto la palla dell'impasto nella pellicola per alimenti e riposta in freezer per mezz'ora. Poi l'ho stesa sul piano infarinato in uno spessore di 6-7 mm, ho ricavato dei biscotti di 6 cm di diametro, li ho disposti in una teglia rivestita con carta forno e cotti in forno statico già caldo a 180° per 20 minuti.
Ho sbriciolato 8 biscotti in un piatto e ne ho messo un paio di cucchiaiate sul fondo di ogni barattolo (1 biscotto sbriciolato per ogni strato di frolla, quindi in ogni barattolo ci sono due biscotti).


Ho aggiunto in ogni barattolo una cucchiaiata abbondante di crema pasticcera e uno strato di lamponi.


Ho ripetuto gli strati.


Dopo aver messo il secondo strato di frolla sbriciolata ho assestato qualche colpetto al barattolo per livellare.


Ecco gli ultimi passaggi:



A questo punto potete chiudere i barattoli così:


oppure potete abbellire i coperchi ritagliando ed inserendo al loro interno un disco di tessuto e uno di carta forno, in modo che la stoffa non stia a contatto con la frutta.


Infine si può aggiungere un nastrino:


Pronti per il picnic...


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venerdì 6 settembre 2013

Apple e pineapple pie che avrebbero tanto voluto essere in a jar...


Eh sì, sono rimasta sempre affascinata da questo modo di confezionare torte o dolci in genere, molto in uso negli Stati Uniti e mi sono sempre detta:" prima o poi devo fare qualcosa così..."
Purtroppo il desiderio mi è venuto proprio oggi e non ho in casa barattoli adatti: li vorrei bassi e un po' larghi, magari con il vetro un po' lavorato, come questi...

http://lillianscupboard.files.wordpress.com/2011/06/img_2067.jpg
Non voglio usare i soliti barattoli da confetture e purtroppo non sono così ragionevole (non lo sono mai...) da rimandare il post a quando troverò i barattoli. Ve le mostro così le mie tortine, in contenitori da soufflé... Il post, quello un po' giusto, lo rimandiamo a un'altra volta...
Tra i tanti che ho visto, questo sito offre un post che mi è piaciuto per semplicità ed eleganza, con le sue apple pie e barattoli perfetti, stupendi da preparare per un picnic con gli amici , con tessuti variopinti e allegri sui tappi (in realtà dentro i tappi, che sono aperti al centro!), deliziose come piccoli doni...
Ecco, se date un'occhiata qui sotto, vedrete come le avrei volute:
http://www.ourbestbites.com/2009/09/single-serving-pie-in-a-jar/
Queste in versione regalo natalizio:
http://www.ourbestbites.com/2009/09/single-serving-pie-in-a-jar/
Va bene, io mi sono accontentata, che volete che vi dica, buone erano buone...
Ho preparato per queste mini torte una pasta frolla al pistacchio, in due versioni: con e senza zucchero.


Ho utilizzato la frolla con lo zucchero insieme alle mele e quella senza zucchero insieme all'ananas.

PINEAPPLE  E APPLE PIE IN BARATTOLO (si fa per dire...)
Avevo già postato una pineapple pie in versione più tradizionale (senza pistacchio, pasta frolla classica) in questo articolo, tutto dedicato all'ananas:


Questa frolla è una variante alla precedente, semplicemente sostituendo una parte della farina con i pistacchi.
Per la frolla al pistacchio con o senza zucchero:
dosi per 4 persone
1 tuorlo
60 gr zucchero di canna, oppure 60 gr di sciroppo di farro o di sciroppo di riso (nei negozi biologici)
75 gr di burro a pezzetti
120 gr di farina 00 (versione con lo zucchero), 150 gr di farina 00 (versione senza zucchero)
30 gr di pistacchi
la scorza di 1/4 di limone
Dosi per il ripieno di 4 barattoli:
8 fette di ananas oppure
2 -3 mele golden
Preparazione:
Amalgamare gli ingredienti al mixer, lasciando che le lame tritino i pistacchi in maniera irregolare, distribuendoli nell'impasto.
Finire d'impastare a mano, formare una palla, avvolgerla nella pellicola e lasciar riposare mezz'ora in freezer.
Imburrare e infarinare i barattoli.
Stenderla in 5-6 mm di spessore, ricavare dei dischi che come diametro dovranno avere la somma del doppio dell'altezza dei barattoli e del diametro inferiore. Ritagliare via qualche triangolo di pasta.


Disporre i dischi nei contenitori, sigillare i tagli e riempire con la frutta a dadini.



Ho utilizzato questi stampini per intagliare i dischi di copertura (che sono della dimensione del diametro superiore dei barattoli).



Una volta appoggiati i dischi di copertura vengono sigillati con una forchetta.



Cottura in forno statico a 180°, per circa 40 minuti.



Dai piccoli fori esce un profumo delizioso...


Con i ritagli avanzati qualche biscotto non guasta mai:


Se sono senza zucchero è sempre meglio gustarli insieme ad un frutto o a un po' di confettura.



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