martedì 4 settembre 2012

Ceramiche dolci


Adoro la ceramica, è una delle mie passioni, in particolare quel settore della ceramica antica applicato all'architettura: le mattonelle, o meglio, i laggioni.
Durante e dopo i miei studi in architettura ho avuto la fortuna di affiancare quella persona meravigliosa e fonte inesauribile di sapere che era Tiziano Mannoni, seguendo per diversi anni ciò che amavo: l'archeologia del costruito. Questo settore dell'architettura, molto vicino all'archeologia, consente di datare un edificio antico nel suo insieme e nelle singole parti, avvalendosi di metodologie scientifiche e storiche. E' possibile così sapere di quale epoca sia un mattone, la malta, un'opera muraria, una finestra, una porta, un soffitto o un pavimento, in base a studi su documenti storici, confronti tipologici e analisi chimiche. Uno degli elementi che mi affascinava di più erano proprio i laggioni, cioè le mattonelle decorate inserite nei pavimenti o nei rivestimenti murali (gli azulejos spagnoli) ed è stato un piacere riprendere in mano i miei vecchi studi in queste settimane, dopo 20 anni, con un interesse vivo come allora (e un po' più di fatica a studiare...).
La parola azulejo deriva dall'arabo zulaig id, che significa terracotta invetriata. Questo tipo di lavorazione sembra aver avuto origine in Persia, per poi estendersi all'Egitto, al Marocco e da lì in Spagna, per arrivare infine anche in Liguria.
Ispirati agli originali sono quindi questi laggioni dolci, biscotti in pasta frolla rivestiti  non in cioccolato plastico, come al solito ma in pasta di cioccolato, perché mi occorreva una tonalità più chiara. Sono dipinti con colori alimentari.
Ho scelto tre soggetti nel periodo dal XIV al XVI secolo: si tratta di laggioni presenti in edifici genovesi o rinvenuti durante scavi archeologici.
I laggioni possono essere decorati secondo una cellula autonoma, se il decoro è completo in un'unica piastrella, oppure a cellula dipendente, se il disegno si compone in quattro piastrelle.

Azulejo nazarì, fine XIV - inizio XV secolo
Campanile della Chiesa di S.Agostino, Genova


Azulejos sivigliani del XV secolo
Palazzo De Negri, Vico Lepre 9
Palazzo Cerisola Vacciuoli, Savona




Laggione del XVI secolo
Genova, scavi di Via Pittamuli e fornace di Via S.Vincenzo


Bibliografia




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2 commenti:

  1. che dirti cara...resto sempre affascinata dalle tue dolci creazioni!!! anche a me piacciono molto le mattonelle decorate....durante il restauro della mia casa antica ho cercato di lasciare a pavimento tutte le vecchie cementine decorate!
    bacioni

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  2. Francesca!!!!! li ho TUTTI!!!...di ceramica fatti da me logicamente, con quelli di Vico Lepre ci ho fatto dei bellissimi sottopentola!! che bei ricordi ad architettura..mi hai fatto commuovere!!
    baci!
    certo che una piastrellina me la potresti tenere!!!

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